Ho avuto la fortuna di trascorrere la mia infanzia in campagna, tra i vigneti e gli oliveti di Carmignano.
Per noi bambini la vendemmia era sempre una festa: durante la raccolta era più l'uva che si mangiava di quella che si riportava, ma gli adulti indaffarati non ci facevano neanche caso. Il pigiare nel tino con i piedi era per noi come saltare su un tappeto appiccicoso E si arrivava a sera zozzi e con una gran fame. L'odore del mosto era inebriante e dolce, non avrei mai immaginato che quel liquido sarebbe diventata la mia passione e il mio lavoro...
Volevo che la mia carta dei vini non fosse un semplice elenco, bensì una guida alla scelta della bottiglia più adatto a voi ed alla vostra cena, per questo ve li raccontouno ad uno.
Conseguita la qualifica di Sommelier AIS nel 2001, dopo poco mi addentrai nel mondo dei vini biologici e delle macerazioni, quando ancora questi prodotti erano poco conosciuti dalla maggior parte delle persone. La filosofia che adotto nella scelta delle etichette, per quanto possibile è quella per cui:
“I grandi vini, i vini emozionanti, sono frutto di un lavoro agricolo ormai quasi scomparso e di una vinificazione la meno interventista possibile: Il vigneto coltivato come un orto. Soltanto chi coltiva direttamente può instaurare un rapporto corretto tra uomo e vite, ed ottenere un’uva sana e matura esclusivamente con interventi agronomici naturali. Occorrono metodi e capacità “artigianali” per attuare un processo produttivo che non modifichi la struttura originaria dell’uva e non alteri quella del vino. Solamente la sensibilità “artistica” di un produttore rispettoso delle proprie idee può dar vita ad un grande vino dove vengono esaltati i caratteri del territorio e del vitigno...”
(Cit. Manifesto "Trilpe A")
Vi aspetto dunque per farvi conoscere, fra gli altri, vini alternativi ai soliti noti, vini autentici e inconfondibili, ma soprattutto per consigliarvi il vino che meglio si addice all'occasione.
Grazie al suo basso tenore alcolico, alla sua freschezza e alla sua spuma finissima, la birra è senz'altro la bevanda più gettonata per accompagnare la pizza. Ho scelto per voi alcuni prodotti preparati da piccoli birrifici toscani e italiani: una quindicina di birre diverse, dalle Weisse alle Rosse, che si diversifacano dalla più amarognola alla più fruttata, dalla più profumata alla più speziata. Sono tutte birre artigianali, che significa naturalmente frizzanti, non pastorizzate, non filtrate e non edulcorate con l'aggiunta di sostanze chimiche.
Accompagnare la pizza con una birra ben fatta è importante per non incorrere in problemi di digestione. Infatti, la colpa degli incubi notturni post pizza non è sempre e solo dell'impasto! Tutti gli sforzi che facciamo per ottenere un impasto altamente digeribile rischierebbero di essere vanificati a causa di una cattiva birra, per questo motivo, le seleziono attentamente dopo averle assaggiate e dopo aver ben valutato che i birrifici siano in grado di mantenere gli standard di qualità promessi. Venite a provarle e, come per i vini, sarò felice di spiegarvele una per una.
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